Borgo Malanotte custodisce fra le sue case secoli di storia del territorio; esso é costituito da una villa principale (Villa Dirce) affiancata da quelli che un tempo erano gli alloggi della servitú e dei contadini che coltivavano i possedimenti della villa con un accordo latifondista prima e successivamente di mezzadria. Sull´altro lato della villa troviamo un piccolo oratorio chiamato Oratorio Giovanni Battista, in onore del primo componente della famiglia Malanotte che acquisto il borgo preesistente. I primi dati storici a riguardo si trovano infatti all´interno del borgo stesso da un´ insegna in pietra raffigurante la data 1654, anno in cui Giovanni Battista Malanotti si stabilí definitivamente a Venezia. Successivamente nel 1670 acquistó il borgo che al tempo era conosciuto come "Campagnola di Soffratta" e gli conferí il nome del proprio del casato, che negli anni si modificó e diventó Malanotte. Il nome del casato é particolarmente evocativo e ha lasciato spazio nei secoli a vari racconti popolari sulla sua origine; accedendo a vari archivi storici in epoca moderna si é riusciti a risalire con certezza ad un fatto avvenuto in Trentino, tramandato nei secoli dalla tradizione orale popolare, che portó al primo nome del casato, ossia "Malanotti".

 

Foto aerea
Veduta aerea del borgo scatta in occasione della manifestazione "Cose dei tempi antichi"; si puó vedere l´Oratorio e la Villa sulla sinistra, mentre sulla destra si notano quelli che un tempo erano gli alloggi della servitú; al giorno d´oggi sono stati ristrutturati e ci vivono diverse famiglie della zona
Borgo Malanotte
Vista della facciata del moderno borgo

 

L´ avvenimento é stato comunemente chiamato "la notte dell´orso" e narra la storia di un cacciatore che nei boschi trentini passó un intera notte su di un albero per sfuggire ai ripetuti e insistenti attacchi di un orso inferocito. La vicenda ha avuto luogo presso le zone limitrofe al paese di Caldés in Val di Sole, dove ha avuto origini appunto la famiglia Malanotti.

 

"Tieda" Borgo Malanotte 1/2
La "tieda", ossia dove in epoca medioevale venivano cambiati i cavalli ai mercanti e viaggiatori che passavano attraverso il Borgo, dato che la strada al tempo lo attraversava
"Tieda" Borgo Malanotte 2/2
Essendo zona di passaggio la "tieda" veniva utilizzata alla stregua del moderno servizio postale
Capitello Borgo Malanotte
Un capitello che sorge proprio a fianco al famoso bunker risalente alla Prima Guerra Mondiale situato a lato del Borgo; ancora oggi é possibile visitarlo

 

Il borgo é da sempre stato un importante centro di incontro per viaggiatore e mercanti che andavano e venivano da Venezia in quanto esso era vicinissimo al guado di Lovadina che a sua volta si congiungeva con la via Tridentina, risalente all´epoca romana e che nell´ 800 fu chiamata via della Colonna, mantenendo lo stesso nome fino ad oggi. Questa é stata per secoli l´unica strada sicura che congiungeva la Repubblica Veneziana all´entroterra e Borgo Malanotte aveva il ruolo di una vera e propria stazione di servizio medioevale, dove i passanti potevano sostare e riposare, nonché ristorare o cambiare i cavalli prima di poseguire il viaggio. In epoca moderna il borgo ospita nella sua villa un famoso ristorante mentre i vecchi alloggi della servitú, che negli anni sono stati espansi e ristrutturati, sono ora le abitazioni di varie famiglie della zona.